Che cos'è l'Ipertermia? Un'Introduzione al Trattamento Termico per il Cancro

L'ipertermia oncologica utilizza il calore per danneggiare le cellule tumorali, rendendole più sensibili a trattamenti come radioterapia e chemioterapia. Aumenta la temperatura del tumore, compromettendo le funzioni cellulari e migliorando l'efficacia delle terapie.

L’ipertermia è una tecnica terapeutica utilizzata in ambito oncologico che sfrutta il calore per danneggiare selettivamente le cellule tumorali. Questo trattamento consiste nell’aumentare la temperatura del tessuto tumorale fino a un range compreso tra 42,5 e 43 °C, con l’obiettivo di indebolire le cellule maligne e renderle più sensibili ad altre terapie come la radioterapia e la chemioterapia.

L’ipertermia può agire in diversi modi:

  • Direttamente sulle cellule tumorali, compromettendone le funzioni vitali e inducendole alla morte.
  • Alterando il microambiente del tumore, riducendo l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive di cui le cellule cancerose hanno bisogno per proliferare.
  • Potenziare gli effetti di altri trattamenti oncologici, aumentando l’efficacia della chemio e della radioterapia.

Tecniche di Ipertermia: Metodi e Applicazioni Cliniche per il Trattamento Oncologico

L’ipertermia può essere indotta con ultrasuoni, microonde o radiofrequenze, scegliendo la tecnologia in base alla profondità del trattamento.

L’ipertermia può essere indotta nell’organismo attraverso diverse tecnologie, che si distinguono per il tipo di energia utilizzata per generare calore. Le principali modalità sono:

Ultrasuoni: Utilizzano onde meccaniche con frequenze tra 0,3 e 3 MHz. Possono focalizzare l’energia su aree ristrette e profonde, ma il fenomeno della riflessione può limitarne l’efficacia.

Microonde: Sfruttano radiazioni elettromagnetiche con frequenze tra 300 e 2450 MHz. Penetrano solo per pochi centimetri nel corpo, risultando più adatte a trattamenti superficiali.

Radiofrequenze: Impiegano radiazioni elettromagnetiche con frequenze inferiori ai 300 MHz. Possono raggiungere profondità superiori ai 10 cm, rendendole ideali per trattamenti su tumori profondi.

Principio della penetrazione del calore: L’efficacia dell’ipertermia dipende dalla capacità dell’energia di penetrare nei tessuti. Maggiore è la frequenza, minore è la profondità raggiunta, mentre minore è la frequenza, maggiore è la profondità di penetrazione. Per tumori profondi vengono preferite le radiofrequenze, mentre per quelli superficiali si usano le microonde.

Ipertermia contro il cancro

Quali sono i tumori che l'ipertermia può trattare con efficacia?

L'ipertermia è una terapia oncologica avanzata che potenzia l'efficacia di trattamenti convenzionali per diverse neoplasie, migliorando la risposta tumorale e la qualità della vita del paziente.

L’ipertermia è una terapia oncologica avanzata ed efficace, riconosciuta come opzione terapeutica per il trattamento di numerose neoplasie, come evidenziato dalle linee guida della Consensus Conference di Osaka (2004).

Grazie alla sua capacità di potenziare l’efficacia delle terapie convenzionali, come la radioterapia e la chemioterapia, l’ipertermia rappresenta una valida opzione terapeutica, migliorando non solo la risposta tumorale ma anche la qualità della vita del paziente.

Tumori per cui l’ipertermia è raccomandata:

Tumore del colon-retto

Recidive di tumore mammario

Cancro della cervice uterina

Sarcoma dei tessuti molli

Melanoma maligno

Tumori della testa e del collo

Tumori della vescica

Tumore del pancreas

Carcinoma anale

L’ipertermia ha dimostrato risultati particolarmente promettenti nel trattamento di:

Carcinosi peritoneale

Tumore esofageo

Tumore avanzato della prostata

Recidive di glioblastoma

Tumori dell’esofago

Meccanismo Biologico dell'Ipertermia: Come il Calore Influenza le Cellule Tumorali e Sane

L’ipertermia riscalda il tumore fino a 42,5 °C, danneggiando selettivamente le cellule cancerose e potenziando radioterapia e chemioterapia.

L’energia delle microonde o delle onde di radiofrequenza può essere utilizzata per riscaldare il tumore fino a circa 42,5 °C. Questo trattamento sfrutta il principio secondo cui il calore danneggia maggiormente le cellule tumorali rispetto a quelle sane. Le cellule cancerose presentano un sistema vascolare alterato, che non riesce a dissipare efficacemente il calore in eccesso, mentre le cellule normali, grazie a una rete vascolare regolare e ben sviluppata, possono smaltire il calore in più senza danni significativi.

L’ipertermia agisce sulle cellule tumorali durante la fase S del ciclo cellulare, quando altre terapie tradizionali, come la radioterapia e la chemioterapia, risultano meno efficaci. Pertanto, questa modalità di trattamento è spesso considerata una terapia complementare a queste opzioni, potenziandone l’efficacia complessiva.

Terapie Combinate nel Trattamento Oncologico: Ipertermia, Radioterapia e Chemioterapia

L’ipertermia potenzia radioterapia e chemioterapia, migliorando l’efficacia terapeutica senza aumentare la tossicità, e stimola il sistema immunitario.

Il vantaggio principale dell’ipertermia è la sua capacità di potenziare gli effetti della radioterapia e della chemioterapia, riducendo al contempo i loro effetti collaterali.

Studi clinici hanno dimostrato che l’integrazione dell’ipertermia a queste terapie ne migliora significativamente l’efficacia, senza aumentare i danni ai tessuti sani. La radioterapia è più efficace quando colpisce cellule tumorali ben ossigenate, mentre ha un’efficacia ridotta quando agisce su tumori con scarsa ossigenazione. L’ipertermia, d’altro canto, agisce principalmente su cellule tumorali con scarsa ossigenazione, per cui la combinazione delle due terapie consente di colpire un numero maggiore di cellule neoplastiche. Inoltre, l’ipertermia impedisce alle cellule tumorali irradiate di riparare i danni provocati dalle radiazioni.

Quando il paziente riceve ipertermia e radioterapia contemporaneamente, le cellule tumorali, che normalmente sarebbero in grado di parzialmente riparare il danno da irradiazione, non riescono più a farlo e vengono distrutte in modo più efficiente (apoptosi).

I principali vantaggi della combinazione di ipertermia con terapie convenzionali sono i seguenti:

  • Incremento dell’efficacia terapeutica: l’ipertermia migliora l’efficacia della radioterapia e della chemioterapia senza aumentare la tossicità.
  • Trattamenti a basse dosi di radiazioni: combinare l’ipertermia con basse dosi di radiazioni ionizzanti si è dimostrato altrettanto efficace delle alte dosi, con il vantaggio di ridurre gli effetti collaterali.

Inoltre, l’ipertermia è utile nel trattamento delle recidive tumorali, che si verificano dopo una precedente radioterapia. Essa consente di riattivare l’efficacia della radioterapia anche su tessuti già gravemente danneggiati dalle radiazioni ionizzanti.

Alcuni tumori sono trattati con successo grazie alla combinazione tripla di ipertermia, chemioterapia e radioterapia, senza un aumento della tossicità complessiva.

Numerosi studi clinici hanno confermato un significativo aumento della risposta terapeutica completa, con scomparsa clinica del tumore, quando l’ipertermia è aggiunta a radio o chemioterapia. In media, la risposta migliora di circa il 35%, e riguarda tumori come quelli della mammella, del collo uterino, sarcomi delle parti molli, tumori della vescica, glioblastoma cerebrale e tumori della regione testa-collo.

L’ipertermia, oltre a essere un potente radio- e chemio-sensibilizzante, aumenta l’efficacia dei trattamenti convenzionali senza aumentare la tossicità. Inoltre, agisce come immuno-modulante, stimolando il sistema immunitario del paziente, che spesso è indebolito dai trattamenti oncologici tradizionali.

La maggior parte di questi studi è stata condotta mediante studi randomizzati, in cui i pazienti venivano suddivisi casualmente in due gruppi: uno riceveva l’ipertermia insieme alla terapia convenzionale e l’altro riceveva solo il trattamento standard (radioterapia e/o chemioterapia).

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Possibili Effetti Collaterali e Sicurezza del Trattamento

L’ipertermia migliora la tolleranza alle terapie oncologiche con effetti collaterali minimi, riducendo il rischio di complicanze gravi grazie a tecnologie avanzate.

L’introduzione dell’ipertermia nel trattamento oncologico aumenta la tolleranza dei pazienti alle terapie, migliorando al contempo la risposta tumorale e spesso anche la sopravvivenza.

Gli effetti collaterali dell’ipertermia sono minimi rispetto a quelli delle terapie oncologiche tradizionali e non si sommano a questi ultimi.

Secondo i dati attuali, i rischi di complicanze sono generalmente contenuti. Possono manifestarsi lievi scottature superficiali, dolore localizzato, o modesti danni a cute, muscoli e nervi nell’area trattata. Le complicanze più gravi, come ustioni profonde o fistole, sono rare e richiedono tempi di guarigione più lunghi.

Le moderne tecnologie hanno sviluppato apparecchiature avanzate in grado di minimizzare gli effetti indesiderati, che in ogni caso sono di breve durata e di entità limitata.

Documentazione Clinica

Andromedic's Work

  • Estudio cuasi-experimental (caso-control) de factibilidad de la asociación del tratamiento con hipertermia profunda local a tratamientos estándar oncológicos y descripción de los patrones de respuesta
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  • Preliminary results of chemoradiation plus hyperthermia and high-dose-rate brachytherapy for locally advanced cervical carcinoma
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  • Feasibility of local deep hyperthermia treatment in conjunction with standard cancer treatments and patterns of response
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  • Feasibility of a deep hyperthermia and radiotherapy programme for advanced tumors. First Spanish Experience
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  • Regional deep hyperthermia in combination with whole brain radiotherapy (wbrt) in poor prognosis patients with brain metastases.
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  • Quasi-feasibility study (case-control) associating Local deep hypertermia treatment with standard cancer treatments and describing the pattern of response.
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Lavori Scientifici Ipertermia

  • Regional hyperthermia combined with radiotherapy for uterine cervical cancers: a multi-institutional prospective randomized trial of the international atomic energy agency
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  • A novel strategy of radiofrequency hyperthermia (neothermia) in combination with preoperative chemoradiotherapy for the treatment of advanced rectal cancer: a pilot study
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  • Immune-related Effects of Local Hyperthermia in Patients with Primary Liver Cancer
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  • Re-irradiation plus regional hyperthermia for recurrent non-small cell lung cancer: A potential modality for inducing long-term survival in selected patients
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  • Radiotherapy with 8-mhz radiofrequency-capacitive regional hyperthermia for stage III non–small-cell lung cancer: the radiofrequency-output power correlates with the intraesophageal temperature and clinical outcomes
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  • Deep regional hyperthermia for the whole thoracic region using 8MHz radiofrequency-capacitive heating device: Relationship between the radiofrequency-output power and the intra-oesophageal temperature and predictive factors for a good heating in 59 patients
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  • Hyperthermia Combined with Chemotherapy for Patients with Residual or Recurrent Oesophageal Cancer After Definitive Chemoradiotherapy
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  • Definitive radiotherapy plus regional hyperthermia with or without chemotherapy for superior sulcus tumors: A 20-year, single center experience
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  • Feasibility study of postoperative intraperitoneal hyperthermochemotherapy by radiofrequency capacitive heating system for advanced gastric cancer with peritoneal seeding
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  • Quality assurance guidelines for superficial hyperthermia clinical trials
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  • Quality assurance guidelines for superficial hyperthermia clinical trials
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  • Effect of tumor properties on energy absorption, temperature mapping, and thermal dose in 13.56-MHz radiofrequency hyperthermia
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  • Hyperthermia combined with Radiotherapy in locally advanced recurrent or metastatic disease
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  • The usefulness of mobile insulator sheets for the optimization of deep heating area for regional hyperthermia using a capacitively-coupled heating method: Phantom, simulation and clinical prospective studies
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  • Locoregional hyperthermia of deep-seated tumours applied with capacitive and radiative systems: a simulation study
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  • Bevacizumab-Based Chemotherapy Combined with Regional Deep Capacitive Hyperthermia in Metastatic Cancer Patients: A Pilot Study
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  • A comparison of the heating characteristics of capacitive and radiative superficial hyperthermia
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  • Quality assurance: Recommended guidelines for safe heating by capacitive-type heating technique to treat patients with metallic implants
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  • Thermo-chemo-radiotherapy for advanced bile duct carcinoma
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  • Numerical model for RF capacitive regional deep hyperthermia in pelvic tumors
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  • Die kapazitive Hyperthermie scheint das Schmerzansprechen bei der palliativen Bestrahlung von schmerzhaften Knochenmetastasen zu verbessern
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  • Preliminary results of chemoradiation plus hyperthermia and high-dose-rate brachytherapy for locally advanced cervical carcinoma
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  • Feasibility of local deep hyperthermia treatment in conjunction with standard cancer treatments and patterns of response
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  • Quasi-feasibility study (case-control) associating Local deep hypertermia treatment with standard cancer treatments and describing the pattern of response.
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Linee Guida

  • Quality assurance guidelines for superficial hyperthermia clinical trials: I. Clinical requirements
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  • Guideline for the clinical application, documentation and analysis of clinical studies for regional deep hyperthermia
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  • Guide to the use of hyperthermic equipment. 1. Capacitively-coupled heating
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  • Quality assurance: Recommended guidelines for safe heating by capacitive-type heating technique to treat patients with metallic implants
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